Gruppo Agonistico Tiro Rapido Sportivo

La specialità di Tiro Rapido Sportivo è relativamente recente in ambito UITS, ma con origini molto antiche. Essa è infatti ispirata al tiro dinamico sportivo che a sua volta discende dall’Action Shooting, ovvero una forma di tiro sviluppata negli Stati Uniti già a partire dagli anni venti come forma di addestramento per gli agenti della neonata FBI. Nel corso del tempo e soprattutto con la codifica sviluppata dall’UITS, questa tipologia di tiro ha perso ogni forma di ispirazione operativa, mantenendo tutta la carica sportiva innata. La gara si svolge in una o più riprese, denominate “stage”; ogni stage è normalmente diverso da qualunque altro per il numero di bersagli presenti, per la loro disposizione e per le procedure di ingaggio, ovvero le modalità in cui questi bersagli vanno colpiti. Sono inoltre possibili, o meglio incoraggiati, stage in cui il tiratore deve spostarsi da una piazzola di tiro ad un’altra per ingaggiare bersagli non visibili da quella di partenza. Il punteggio viene calcolato come tempo impiegato a concludere lo stage. A questo tempo, espresso in secondi con precisione di 1/100 di secondo, si aggiungono le penalità ottenute dal tiratore: 1 secondo supplementare per ogni colpo che abbia colpito la prima fascia periferica (“charlie”), 3 secondi per i colpi sulla fascia più esterna (“delta”) e 5 secondi per colpi fuori bersaglio (“miss”), su bersagli “vietati” (“no-shoot”) o tirati da posizioni o in modalità errate rispetto quanto previsto (“procedura”). Il tiro inizia con il partecipante in posizione di partenza con l’arma approntata secondo quanto previsto dal programma dello stage. La fantasia del progettista dello stage può prevedere una partenza col tiratore seduto o con le spalle rivolte ai bersagli, mentre l’arma può essere in fondina o appoggiata sui pianetti verticali presenti negli stand di tiro. Il segnale di avvio è dato da un apparecchio elettronico, detto “Timer” che emette un forte segnale acustico e, da quel momento, inizia a rilevare i colpi sparati registrandone l’istante della partenza. Quando il tiratore ha finito la sua serie di tiro, l’ultimo colpo sparato rimane espresso dal timer e viene registrato prima di procedere al controllo dei bersagli. All’area di tiro accede un solo tiratore per volta seguito da molto vicino dal direttore di tiro o “range officer” che, oltre a reggere il timer per la rilevazione dei colpi, verifica che l’esecuzione del tiro avvenga correttamente e che, soprattutto, non vengano eseguite violazioni della sicurezza. Su questo punto il regolamento è estremamente severo: ogni infrazione relativa alla sicurezza è punita con la squalifica del tiratore! Tra le infrazioni più comuni si segnalano il movimento del tiratore senza rimozione del dito che aziona lo scatto dalla guardia del grilletto, l’indirizzamento della canna oltre un certo angolo rispetto il parapalle finale e lo sparo accidentale a meno di tre metri dai piedi del tiratore. Il Tiro Rapido Sportivo prevede varie categorie di tiro, determinate dall’arma impiegata dal tiratore:

  • Semiauto: armi semiautomatiche di calibro minimo 7,65
  • Revolver: armi a rotazione
  • 22 l.r.: armi in calibro 22
  • Pcc e Minirifle

per tutte le specialità sono vietate mire optoelettroniche e compensatori di rinculo. La specialità “22 l.r.”, considerata propedeutica per avvicinarsi a questa interessante specialità, non utilizza fondine e non partecipa al Campionato Italiano UITS a squadre. Il TSN Sassuolo ha creduto da sempre in questo tipo di tiro, ospitando squadre agonistiche di Tiro Dinamico e di Action Shooting, discipline “madri” di questa nuova forma sportiva, è stato naturale esprimere una forza agonistica che si impegnasse in questa disciplina, ad oggi abbiamo diverse squadre tra cui, semiauto, optics, pcc e oltre una trentina di agonisti che praticano con assiduità e partecipano al Campionato Italiano. L’attività di scuola e di allenamento si svolge con regolarità presso i campi di tiro all’aperto, normalmente nel weekend.